• PUNTA PENJA DI MARMOLADA – Dolomiti

    Metri:3342 m.
    Cartografia:Tabacco 1:25000 Fg 07
    Difficoltà:O.S.A. la salita O.S.A. la discesa
    Periodo Consigliato:aprile, maggio, giugno
    Esposizione:
    Tempi:3 h.
    Materiali:corda, ramponi, piccozza
    Dislivello: Salita: 716 m. Discesa: 1268 m.
    Note: Gita stupenda sulla regina delle Dolomiti da intraprendere solo con ottimo assestamento del manto nevoso.
    Altri itinerari nella zona: nessun altro itinerario da segnalare
    Accesso: Da Belluno a Malga Ciapela, da qui al passo Fedaia ed in corrispondenza del Rif. Dolomia (2074 m) si parcheggia.

    Dal parcheggio prendere la bidonvia e raggiungere il rif. Pian de Fiacconi (2626 m.) punto di partenza alla salita della Marmolada. Dal rifugio si sale in direzione della punta di Rocca, e dopo alcuni cambi di pendenza della conformazione del ghiacciaio, mantenere la sinistra per aggirare una zona crepacciata. Ora giungendo in un anfiteatro a cospetto della Punta di Rocca e di Penia tenere rigorosamente la destra per giungere al limite esterno del ghiacciaio. Superato tale impedimento si giunge alla base sommitale della parete della Marmolada caratterizzata dalla presenza di molte rocce affioranti. (ore 2.00) Da qui seguire la ferrata estiva con gli sci in spalla, aiutati qua e la da qualche fittone con delicati passaggi su roccia pervenire sulla la cresta (3260 m) con possibili accumuli di neve, alla croce di vetta ed infine al piccolo bivacco. Discesa: Se le condizioni niveologiche sono buone si potrà scendere per la bellissima parete Nord che richiede oltretutto ottime doti sciatori; la parete raggiunge in talune varianti pendenze dell’ordine dei 55° mantenendo una media sull’ordine dei 45°. La via Scende dapprima un breve tratto lungo la via di risalita per poi tenere la destra lungo l’ampio vallone che conduce al Gran Vernel. In seguito percorrere la dorsale abbastanza accentuata per arrivare sopra la parete Nord in corrispondenza di un bivio. Seguendo la parete Nord dapprima attraverso uno stretto colatoio la discesa diventa entusiasmante (disl.mt.550 p.45°), e si conclude dopo una strettoia tra due zone rocciose. Da tenere in considerazione di evitare le zone centrali per un ampia zona crepacciata. Superato l’ultimo cambio di pendenza, tenendosi il più possibile a destra attraversare sempre a destra e ritornare al rif. Pian dei Fiacconi; e quindi per la pista al Lago di Fedaia.

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