• IN VIAGGIO. LUNIGIANA (TOSCANA)

    scritto il 14 Novembre 2022 da: Michele Tomaselli

    Quarazzana di Fivizzano

    Quarazzana è una piccola borgata dalle case in pietra nel Comune di Fivizzano, il capoluogo, che raggruppa ben 94 frazioni tanto da essere soprannominato il Comune dei Cento Borghi per rendere l’idea di bellezza e vastità del suo territorio. “Perla sperduta tra i monti” di carducciana memoria, Fivizzano è denominata anche “Firenze di Lunigiana”, in quanto tra i primi paesi a sottomettersi alla casata dei Medici, con architetture che preservano stile ed eleganza. Sede municipale, è ubicato alle pendici sud-occidentali dell’Appennino tosco-emiliano, lungo la strada statale che scende dal passo del Cerreto; conserva un importante centro storico, protetto e racchiuso dalle mura medicee, erette da Cosimo I nel 1540, con importanti palazzi signorili. Fa parte della Lunigiana, antica terra di castelli e boschi secolari, meta ricorrente di pellegrini e crociati fin dal medioevo, area naturalistica oggi compresa nelle province di La Spezia, di Massa-Carrara e di Parma.

    Fivizzano, il capoluogo. 

    Il borgo rinasce tra turismo, natura e produzioni tipiche. La Luna di Quarazzana

    Quarazzana, che si raggiunge in otto chilometri da Fivizzano, sorprende per la varietà del paesaggio, tra faggi, castagni e ripide colline; luogo magico, da scoprire, che cela in ogni suo angolo atmosfere d’altri tempi. I pochi residenti, con passione e fatica, hanno valorizzato il centro storico recuperando parte del patrimonio artistico fra 1400 e 1500, portando il visitatore a respirare atmosfere lontane, ai tempi della corte medicea. Lo storico paesello, che si trova nella valle del Rosaro, si sviluppa principalmente in due direzioni, una centrale e una laterale, secondo percorsi lastricati ben definiti che rappresentano una morfologia urbana tipicamente montana. Sono diversi gli edifici ristrutturati che conservano le vestigia dell’antico borgo. Impossibile non innamorarsene.

    La Luna di Quarazzana. Casa Benedetti

    Alla scoperta di questo angolo di paradiso ci accoglie la simpaticissima Ilaria che gestisce con il compagno Stefano il bed and breakfast (B&B) “La Luna di Quarazzana”, dove il padrone di casa sembra essere il famelico e dolcissimo Benny, un gran bel gatto coccolone che ci accompagna fino alle camere. Cuore del borgo, l’agriturismo si articola in diversi edifici che s’affacciano sull’antica corte: la casa padronale cinquecentesca con il vicino salone di due piani e alcune dependance, un tempo case rustiche. Tutto è stato riqualificato grazie a puntuali recuperi, lavori svolti in economia con l’apporto di manodopera esperta. Muratore, falegname e carpentiere: Stefano sa fare un po’ di tutto tanto che meriterebbe un premio per l’arte di arrangiarsi. È riuscito con pochi strumenti a disposizione a trasformare il borgo ridandogli nuova vita. E oggi fa pure l’oste dell’annesso ristorante. Tanto per non stare fermo! E a dimostrazione che i desideri qualche volta si avverano. Il sogno era partito una decina di anni fa, quando stregato dalla bellezza di Quarazzana, Stefano decise di mollare un lavoro ben pagato alla Renault per trasferirsi in Lunigiana, con l’idea di acquistare l’antica casa padronale dei Bendetti allora malandata e farne una sorta di borgo diffuso dove vivere e lavorare. Così, assieme alla sua compagna Ilaria conosciuta sempre alla Renault, inizia i lavori per farne una struttura ricettiva. Giorno dopo giorno, pietra dopo pietra, trasforma i locali in B&B.

    La Luna di Quarazzana. Dalla piscina la vista sulle Alpi Apuane.

    Alla sera la luna piena nel suo orbitare è spesso ben visibile dalla corte del B&B, l’anno scorso poi vestita di rosso, grazie all’eclissi totale. Suggestivo fenomeno verificatosi tra il 15 e il 16 maggio 2022, lumino che accompagna fedelmente l’osservatore facendo capolino tra il fitto del bosco. Alla “Luna di Quarazzana” ogni cibo è eccellente, preparato con le verdure dell’orto e/o con i prodotti selezionati del territorio. Le marmellate sono fatte in casa, il pane è quello di Agnino, normalmente appena sfornato, e lo yogurt prodotto da una fattoria locale. Piatti da chef, merito soprattutto delle capacità culinarie di Ilaria cresciuta sui fornelli grazie agli insegnamenti di nonna Natalina: raffinata cultrice del gusto vissuta fino a 96 anni, con grande esperienza da cuciniera tanto da aver gestito una drogheria/ristorante vicino a Firenze, fondata nel 1854. Quarant’anni fa Ilaria, grazie a nonna Natalina, imparava a scegliere gli ingredienti migliori per la preparazione di cibi e oggi continua a portare avanti la tradizione dei sapori coltivando un orto biologico e mettendo in tavola solo prodotti naturali. Anche Stefano non è da meno, coadiuva e assiste in cucina e dà libero sfogo alla propria creatività.

    NEI DINTORNI DI FIVIZZANO

    Castello della Verrucola

    Conosciuto anche come la Fortezza della Verrucola, il Castello sorge nel borgo medievale di Verrucola, nel Comune di Fivizzano. Luogo strategico sulla strada che collega la Lunigiana a Reggio Emilia e Modena, più volte conteso tra il Ducato di Firenze e le nobili famiglie Bosi, Malaspina, Lucchesi e Milanesi. Nel 1977 fu acquistato dallo scultore Pietro Cascella (1921 – 2008) e dalla moglie Cordelia Von Den Steinen che lo restaurarono utilizzandolo poi come propria dimora abituale. Oggi vi vive Jacopo Cascella. Pietro Cascella, cresciuto in una famiglia pescarese di grandi pittori, scultori e ceramisti, fu tra i più noti scultori contemporanei del Novecento italiano. Sua l’opera all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, che rappresenta una straziante catastrofe con l’immagine dell’arrivo dei deportati in treno, lunga più di cinquanta metri. Sua anche l’esecuzione del mausoleo per Silvio Berlusconi nel parco di Villa San Martino ad Arcore. Curioso scoprire che, proprio ad Arcore, Pietro Cascella presentò Sandro Bondi (già sindaco di Fivizzano e poi nominato ministro dei beni e delle attività culturali della Repubblica italiana) a Silvio Berlusconi.

    Castello della Verrucola

    Sassalbo

    Situato nell’alta valle del torrente Rosaro, al di sotto del passo del Ceretto, è un piccolo borgo quasi isolato tra le montagne, circondato da antichi giacimenti di gesso. Nel giugno del 2001 fu al centro della cronaca nazionale dopo un presunto avvistamento UFO. “Viene osservato un oggetto cilindrico di metallo che gira su se stesso e riflette, quasi accecando, la luce del sole; a momenti oscilla da destra a sinistra tenendo ferma la base. Non sono osservate protuberanze, rilievi, né tanto meno aperture o fuoriuscite di alcun genere. Alle ore 11:00 circa, l’oggetto si è fermato per pochi secondi poi è calato dietro un gruppo di alberi. È risalito nella posizione iniziale e si è inclinato provocando uno scuotimento degli alberi sottostanti poi, mantenendo sempre la stessa altezza e traiettoria è scollinato in direzione nord-est sparendo.”  Altri strani fenomeni luminosi colpirono Sassalbo tanto che quella che sembrava una casistica fenomenologica sporadica si rivelò invece una caratteristica del luogo!

    Vinca

    Situato nel cuore del parco regionale delle Alpi Apuane, a 808 metri di altitudine, il borgo è immerso in un tipico paesaggio alpino, dominato dalle vette dei monti Sagro, Grondilice e Pizzo d’Uccello. Ha sicuramente origini antiche, nel 1419 passò sotto il dominio di Firenze, a cui appartenne fino al 1860 con l’annessione al Regno d’Italia. A testimonianza del dominio fiorentino sulla chiesa di Sant’Andrea Apostolo restano gli unici due marzocchi quattrocenteschi. Si respira un’atmosfera di altri tempi e si conservano ancora i caratteri della civiltà rurale di montagna: pascoli ed estesi castagneti da frutto. Il famoso pane di Vinca ha fragranza e aroma particolari, un aspetto scuro e una pezzatura rotonda. Il suo impasto viene fatto lievitare per circa 12 ore prima della cottura effettuata esclusivamente in forni a legna. Lo si può acquistare nell’unico negozio del paese.

    Trekking

    Per chi ama il trekking e la vita all’aria aperta, la Lunigiana è la meta ideale! Sulle montagne, tra i piccoli borghi, è possibile camminare su sentieri poco frequentati ma che offrono bellissimi panorami e incredibili scenari.

    Cime

    Monte Alto dal passo del Ceretto 1.904 m. (Alpe di Succiso – Emilia Romagna). Si tratta di uno dei percorsi più impegnativi, la salita si svolge lungo un crinale che rimonta fedelmente la cresta sud-est del Monte Alto: un crestone a tratti affilatissimo e molto esposto, che obbliga ad alcuni brevi tratti di arrampicata, ma che offre panorami aerei eccezionali. La discesa dal Monte Alto al Passo di Pietratagliata è malagevole e impervia, con altri brevi passaggi su roccia.

    Monte Grondilice 1.805 m da Vinca. (Alpi Apuane, Toscana). Grandioso giro ad anello a cavallo tra la Valle di Vinca e la Val Serenaia, con possibilità di abbinare sia la salita al Grondilice che quella al Pizzo d’Uccello. Il percorso richiede comunque attenzione perché alcuni tratti sono esposti. 

    Sulle creste del Monte Alto. Michele Tomaselli. 

    Info: La Luna di Quarazzana https://www.bed-and-breakfast-lunigiana.it/?lang=it www.facebook.com/lunadiquarazzana/ lunadiquarazzana@gmail.com

    Via A.Nardi 16  Quarazzana 54013 Fivizzano MS Tel: +39 331 3111202

    Locanda Al Castello

    Nella splendida cornice del castello della Verrucola, si trova la Locanda Al Castello, piccola struttura che propone piatti della tradizione lunigianese, come sgabei, panigacci, affettati locali, frittelle di farina di castagne e ricotta, torta d’erbe e bistecche fiorentine cotte a legna.

    Si ringrazia Ilaria Bacherini della “Luna di Quarazzana” per il prezioso supporto e le diverse testimonianze fotografiche presenti nell’articolo.

     

    Le Alpi Apuane

     

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