• IL SORD, L’OSTE che partecipò al salvataggio dei naufraghi del Titanic

    scritto il 15 Agosto 2021 da: Michele Tomaselli

    La famiglia Gratton è stata per lunghi anni protagonista della storia e delle sorti delle osterie di Cervignano. Al numero civico 17, lungo via Aquileia, esisteva una rivendita di vino o anche detta “peteseria” -locuzione da identificarsi come espressione dialettale triestina- che tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, diventò tra i locali più conosciuti della Contea principesca di Gorizia e Gradisca, allora entità territoriale del Regno d’Austria – Ungheria che inglobava Cervignano e le cui origini risalivano al diritto pubblico germanico. Acquistò notorietà, grazie alle capacità di Maddalena Tolloi, giunta fin qui da Trieste, per intraprendere il mestiere di cuoca all’albergo “Angelo d’Oro”. E qui conobbe il pasticciere e “pistore” (forma arcaica e ormai desueta di fornaio) Luca Gratton, detto il Sord, con cui si unì in seguito in matrimonio. Insieme condussero l’attività di mescita del vino sulla via Aquileia, trasformandola in un’accogliente osteria. Ed è in questo scorrere di immagini e ricordi che Orsola Venturini ci racconta, nell’ultimo numero della Rivista “Cervignano Nostra”, una storia inedita che riguarda Luca Gratton, quando si trovava a lavorare come cameriere su alcuni navi. L’avventura più clamorosa che pose fine alla sua carriera di marittimo, avvenne nel 1912, quando, a bordo del transatlantico “Carpathia”, partecipò al salvataggio dei superstiti del naufragio del “Titanic”. La “Carpathia”, costruita a Newcastle, misurava 165 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza ed operò dal 1904 sulla linea di navigazione Rijeka (Fiume) – New York. La traversata durava all’incirca 18-20 giorni e il suo equipaggio era costituito principalmente da marinai provenienti dall’Istria e dalla Croazia. “Partita da New York, l’11 aprile 1912, nella notte tra il 14 e il 15, arrivò in prossimità della rotta del “Titanic” (a circa 107 Km per la precisione); a tal punto il marconista Harold Cottam, volendo rendersi utile, a mezzanotte e 11 minuti, si mise in contatto con la sala radio del “Titanic”, comunicando di aver ascoltato gli S.O.S. della nave che, appena mezzora prima, era entrata in collisione con un gigantesco iceberg.

    La Carpathia, nave della compagnia inglese Cunard in navigazione

    “Nonostante questi accorgimenti, il transatlantico impiegò alcune ore per arrivare in prossimità del Titanic anche a causa delle difficoltà dovute alle condizioni del mare. (…) Alle due e cinque del mattino, dal “Titanic”, fu calata l’ultima scialuppa di salvataggio, ma non tutti i passeggeri, come noto, riuscirono a salvarsi. Nonostante il bagno di folla, gli onori e i riconoscimenti ricevuti per Luca Gratton, l’impresa di salvataggio ebbe per lui un risvolto negativo, infatti in quella drammatica notte, vissuta senza risparmiarsi e con grande abnegazione, essendo rimasto a lungo nell’acqua gelida per prestare soccorso ai naufraghi, ci furono delle conseguenze che gli procurarono una grave otite e che in breve lo portarono verso la sordità. (…) All’età di 26 anni, nel fiore della gioventù, la sua vita cambiò radicalmente e questa menomazione condizionò tutta la sua esistenza; tornò a Cervignano dalla sua famiglia con tanti ricordi e la medaglia di bronzo al merito che aveva ricevuto a New York”. Morì a Cervignano il 12 giugno 1951. Non avendo avuto figli, l’attività della locanda “Aquileia” fu portata avanti dalla sorella Alma. Dopo un lungo periodo di chiusura l’esercizio è stato riaperto e oggi propone un accogliente cucina con piatti tipici friulani.

     

    La locanda “Aquileia” in via Aquileia a Cervignano.

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